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[Domanda inside] Creare storie per videogiochi
#1
Ciao,
mi rivolgo a chi conosce il Game Design (il creatore di storie, tra le altre cose): conosco la struttura del racconto "classico" (quello a tre atti) ma so anche scrivere a due e cinque atti, quest'ultimo per fare storyboard tipiche della scrittura da cinema, anche se ne so di meno con quest'ultima.
Per creare storie da mettere nei videogiochi, quale sarebbe piú indicata?

O magari c'è un'altra struttura, proprio per videogiochi?

Seconda cosa, i dialoghi: ho visto che c'è da scriverli come se fossero in un film, o Serie TV (parlo di giochi con una forte componente di trama, gli altri basta una "spruzzatina di parole" e va bene così), bisogna farli tutti incisivi?

Voi come vi comportate quando scrivete: utilizzate una struttura ad Atti o non la utilizzate e come fate per i dialoghi?
 
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#2
Quando strutturo un gioco per prima cosa mi scrivo la trama
e i vari personaggi
poi si passa alla introduzione iniziale che supporta il gioco spiegando al giocatore lo scopo del gioco e le varie sfaccettature della storia.

poi si scrive livello per livello
per paragonare al modello televisivo del telefilm a puntate
 
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#3
Vediamo se ho capito: in fase di Storyline definisci le linee principali e presenti il/i protagonisti. Immagino che, se la storia è di tipo narrativo, poi la articolerai altrimenti ti basta definire un Goal e uno svolgimento, per grandi linee. La scrittura si svolge per scene, quindi per "ambienti" predefiniti, nei quali succede qualcosa.
Per esempio: un omino rosso e blu (il tuo protagonista che chiameremo Mario Wink ) deve raggiungere un traguardo (evitare che Wario si porti via il tesoro). Per fare questo deve (metà della tua Storia con trama ridotta all'osso) saltare per evitare barili esplosivi o comunque evitare di rimanere ucciso prima di raggiungere Wario.
Altro esempio: il protagonista, che chiameremo Sangue di Drago, deve scoprire di essere un Sangue di drago e avere delle Quest che gli permettano di diventare sempre più forte (questa è la parte centrale della Storia). Lo scopo è farlo arrivare preparato allo scontro-climax con il cattivocattiverrimo ma quasi perdere perchè il nostro protagonista avrà quasi un ripensamento (o starà per essere battuto, calpestato, percosso & deriso) alla fine però trionferà e tornerà a "casa", "rinascendo" come essere. Ora sarà una persona nuova: più forte, bello e figo. (Più o meno la serie Elder Scroll)

I dialoghi sono sempre incisivi, senza prolissità. Parole semplici e "mirate".

Giusto così?
 
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#4
Non e detto che per forza la trama iniziale deve partire dall'inizio della storia, può partire dalla fine e poi man mano che si svolgerà spiegare i vari eventi che la caratterizzano. Un valido esempio e Ninja 3
Ogni personaggio deve avere una propria storia fratelli amici carierà in modo che il giocatore si posso immedesimare con il personaggio .
Quindi quanto più complessa e articolata una trama tanto appassionerà i fan
Senza pero a prolungarsi interminabili story board, che spezzano con lunghe e insopportabili pause le azioni del gioco .
 
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#5
Aspe'... Fermo restando che hai ragione, che la prolissita' uccide sia la narrativa che i videogiochi, devi distinguere il genere: in un FPS nel quale i riflessi e i salti sono indispensabili, sarebbe molto meglio che gli unici dialoghi siano quelli eventuali in TeamSpeak, tra giocatori della stessa squadra.
In un Adventure puro alla LukasArt se non ci sono i dialoghi, tanti e fatti bene, fallisci il tuo intento di fare un'Adventure. Nel mezzo ci stanno IMHO tutti gli altri giochi.

Puoi anche cominciare dalla fine il tuo videogioco, ma la tua storia avra' comunque un inizio, uno svolgimento e una fine...
 
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#6
Si certo concordo

Mi piacerebbe vedere qualche tua trama
 
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#7
In questi giorni vedo di inventarne una, al volo e senza impegno, cosi' vedi come scrivo. Magari la faccio come farebbe un vero Game Designer, quindi con note per sia il programmatore che per il grafico, con commenti riguardanti le meccaniche di gioco (regole), lo stile grafico e cosi' via. Come i veri Game Designer, i professionisti...

Duplice scopo: far vedere come imposto un gioco (trama e tutto quanto) che imparare a fare il Game Designer, perche' credo che sia il programmatore che il grafico, quando hanno una base solida sulla quale lavorare, lavorino meglio.
 
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#8
Ok aspetto che la pubblichi
 
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#9
ti do un consiglio visto che mi avvicino piu come creatore di sceneggiatura e storyboard in un videogioco piuttosto che altri ruoli, perche alla fine ognuno deve rimanere nella sua sfera di appartenenza e non sbordare negli altri ruoli. Detto questo inizialmente senza ingigantirti troppo le pretese su storie, dialoghi e altro suddividi il lavoro in due parti: la prima parte è la struttura completa ma non necessariamente dettagliata della storia(questa fase richiede piu tempo della seconda) in cui oltre a dare un inizio un intermezzo e una fine alla storia cominci a spolverare i modi di fare e di essere dei personaggi in modo generico(esempio fai il protagonista autoritario, la spalla del protagonista piu timida, il cattivo di turno piu intelligente, ecc senza scendere ulteriormente in dettagli piu profondi). Una volta scritta la storia ed esserti fatto l'idea dei personaggi fai uno storyboard dopo aver riletto la tua storia, nello storyboard devi cominciare a pensare a come i personaggi si muovono nella tua trama e come interagiscono tra loro in base alle caratteristiche che hai dato(non preoccuparti prima di arrivare alla seconda fase dovresti avere gia in mano gli ambienti creati dal grafico in modo da renderti piu facile il pensare a come si comporterebbero in quella situazione e cosa direbbero). Quindi nello storyboard una volta riportata la storia con le prime vignette ad un certo punto deciderai dove mettere i dialoghi, se aggiungere ulteriori vignette per sviluppare l'empatia di certi personaggi ecc....questo è quello che compete il ruolo dello sceneggiatore del gioco o game design o come lo si vuol chiamare.....L'importante è comprendere che chi fa la storia e lo storyboard della storia e dei dialoghi non è il grafico! A volte si parte con l'idea di voler fare una storia pur non essendo nell'ambito di poterne elaborare e farne crescere una, ad un livello tale che si è in grado di iniziarla e chiuderla senza casini e imprevisti. Quindi se stai con un team inizia e finisci quello che crei senza farti venire mille rifacimenti in testa, purtroppo ci sara a chi piace e a chi no, come negli altri ruoli vedrai cose che ti piaceranno meno di altre, quindi affronta con saggezza quei momenti Smile in bocca al lupo per il tuo lavoro!
 
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#10
(19-06-2014, 07:52 PM)Legaia Ha scritto: ti do un consiglio visto che mi avvicino piu come creatore di sceneggiatura e storyboard in un videogioco piuttosto che altri ruoli, perche alla fine ognuno deve rimanere nella sua sfera di appartenenza e non sbordare negli altri ruoli. Detto questo inizialmente senza ingigantirti troppo le pretese su storie, dialoghi e altro suddividi il lavoro in due parti: la prima parte è la struttura completa ma non necessariamente dettagliata della storia(questa fase richiede piu tempo della seconda) in cui oltre a dare un inizio un intermezzo e una fine alla storia cominci a spolverare i modi di fare e di essere dei personaggi in modo generico(esempio fai il protagonista autoritario, la spalla del protagonista piu timida, il cattivo di turno piu intelligente, ecc senza scendere ulteriormente in dettagli piu profondi).

Guarda, innanzitutto grazie del tuo tempo e dei suggerimenti. Io "lavoro" cosi': Dato che la scrittura della struttura di un videogioco e' molto simile alla sceneggiatura per un film o telefilm io prima trovo una trama (se devo scrivere qualcosa che abbia una trama, quindi una storia da raccontare) e la scrivo. Non deve essere piu' lunga di una pagina. La storia deve avere un inizio, uno svolgimento, un climax e una fine (quindi come la scrittura di un libro, a livelli generali). Dopodiche' espando la mia storia, fino a creare circa 5-10 pagine di eventi, tutti collegati logicamente tra di loro. Quelle saranno le mie scene. Scrivero' poi i dialoghi separatamente per ognuna di esse, tenendo conto della logicita' dell'azione. In questa fase posso ancora spostare le scene, magari una la faccio accadere prima di un'altra, oppure le riscrivo daccapo ecc.
I dialoghi staranno per ultimi, quando so a memoria cosa succedera' dall'inizio alla fine e posso cercare di essere il piu' incisivo possibile con questi. Il rischio e' quello di scrivere dialoghi quando ancora non so bene la mia storia e quindi magari dopo 10 scene riscrivere tutto daccapo perche' ho dimenticato un particolare importante oppure uno dei personaggi non si comporta come dovrebbe.


Ti faccio un esempio: generalmente quando inizio una storia non cerco un genere preciso, ma una situazione. Se non so come cominciare, inizio dalla fine della storia e proseguo a ritroso, ponendomi domande.
Cioe', situazione A

A: (banalissima ma e' per l'esempio) il mio eroe deve salvare il mondo da una minaccia aliena. Quindi penso a che minaccia e' questa minaccia minacciosa, mi faccio domande e le risposte migliori andranno a formare la trama di una pagina.

Esempio B. Comincio dalla fine: "...e quindi grazie all'interazione Psionica della sorella di Garvanus II, i malefici Sondrax sono sconfitti".
Questo modo e' il piu' semplice per iniziare (nota bene che al momento non ho idea di chi sia la sorella di Garvanus II, ne' chi sono i nemici, ne' il perche' sono stati sconfitti). Ora: la mia frase si presta a un milione di domande, me le pongo e ricostruisco la storia: chi e' la sorella, perche' ha poteri PSI, chi e' Garvanus II e cosi' via.

Una volta che ho tutto in una pagina di trama, la espando fino a 10 pagine di eventi (dalle 5 alle 10 pagine). Decido poi quali eventi sono importanti per la storia e li divido in capitoli (in questo caso le scene). Espando poi scena per scena l'azione, scrivendo gli eventuali dialoghi.

Se partissi subito con i dialoghi sarei nella BIIP perche' puoi essere efficace solo se sai perfettamente la trama della tua storia.
E poi devi sapere come scrivere un dialogo, ma questa e' un'altra storia... Wink
 
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#11
(19-06-2014, 09:08 PM)blubasso Ha scritto:
(19-06-2014, 07:52 PM)Legaia Ha scritto: ti do un consiglio visto che mi avvicino piu come creatore di sceneggiatura e storyboard in un videogioco piuttosto che altri ruoli, perche alla fine ognuno deve rimanere nella sua sfera di appartenenza e non sbordare negli altri ruoli. Detto questo inizialmente senza ingigantirti troppo le pretese su storie, dialoghi e altro suddividi il lavoro in due parti: la prima parte è la struttura completa ma non necessariamente dettagliata della storia(questa fase richiede piu tempo della seconda) in cui oltre a dare un inizio un intermezzo e una fine alla storia cominci a spolverare i modi di fare e di essere dei personaggi in modo generico(esempio fai il protagonista autoritario, la spalla del protagonista piu timida, il cattivo di turno piu intelligente, ecc senza scendere ulteriormente in dettagli piu profondi).

Guarda, innanzitutto grazie del tuo tempo e dei suggerimenti. Io "lavoro" cosi': Dato che la scrittura della struttura di un videogioco e' molto simile alla sceneggiatura per un film o telefilm io prima trovo una trama (se devo scrivere qualcosa che abbia una trama, quindi una storia da raccontare) e la scrivo. Non deve essere piu' lunga di una pagina. La storia deve avere un inizio, uno svolgimento, un climax e una fine (quindi come la scrittura di un libro, a livelli generali). Dopodiche' espando la mia storia, fino a creare circa 5-10 pagine di eventi, tutti collegati logicamente tra di loro. Quelle saranno le mie scene. Scrivero' poi i dialoghi separatamente per ognuna di esse, tenendo conto della logicita' dell'azione. In questa fase posso ancora spostare le scene, magari una la faccio accadere prima di un'altra, oppure le riscrivo daccapo ecc.
I dialoghi staranno per ultimi, quando so a memoria cosa succedera' dall'inizio alla fine e posso cercare di essere il piu' incisivo possibile con questi. Il rischio e' quello di scrivere dialoghi quando ancora non so bene la mia storia e quindi magari dopo 10 scene riscrivere tutto daccapo perche' ho dimenticato un particolare importante oppure uno dei personaggi non si comporta come dovrebbe.


Ti faccio un esempio: generalmente quando inizio una storia non cerco un genere preciso, ma una situazione. Se non so come cominciare, inizio dalla fine della storia e proseguo a ritroso, ponendomi domande.
Cioe', situazione A

A: (banalissima ma e' per l'esempio) il mio eroe deve salvare il mondo da una minaccia aliena. Quindi penso a che minaccia e' questa minaccia minacciosa, mi faccio domande e le risposte migliori andranno a formare la trama di una pagina.

Esempio B. Comincio dalla fine: "...e quindi grazie all'interazione Psionica della sorella di Garvanus II, i malefici Sondrax sono sconfitti".
Questo modo e' il piu' semplice per iniziare (nota bene che al momento non ho idea di chi sia la sorella di Garvanus II, ne' chi sono i nemici, ne' il perche' sono stati sconfitti). Ora: la mia frase si presta a un milione di domande, me le pongo e ricostruisco la storia: chi e' la sorella, perche' ha poteri PSI, chi e' Garvanus II e cosi' via.

Una volta che ho tutto in una pagina di trama, la espando fino a 10 pagine di eventi (dalle 5 alle 10 pagine). Decido poi quali eventi sono importanti per la storia e li divido in capitoli (in questo caso le scene). Espando poi scena per scena l'azione, scrivendo gli eventuali dialoghi.

Se partissi subito con i dialoghi sarei nella BIIP perche' puoi essere efficace solo se sai perfettamente la trama della tua storia.
E poi devi sapere come scrivere un dialogo, ma questa e' un'altra storia... Wink

Se riesci a trovarti bene con questo metodo senza andare in palla utilizzalo, ma attenzione a non rendere i personaggi piu avanti degli eventi che vuoi far accadere, spesso partendo per logicità dalla fine non ci si rende conto che molte situazioni richiedono errori e pareri non sicuri per arrivarci(per questa ragione lo storyboard dandoti una situazione disegnata e non scritta puo metterti in condizione di far svolgere gli eventi con sequenzialità e laddove lo decidi, di dare maggiore introspezione al personaggio)..Diciamo che la scrittura evidenzia molto bene la storia ma lo storyboard evidenzia le scene esatte di quella storia..il che vuol dire che se vuoi modificare qualcosa dallo storyboard la tua storia comunque non subisce mutazioni che poi ti fanno andare in tilt, al contrario l'aggiungere parti allo scritto potrebbe farti porre piu domande di quante risposte tu cerchi e far involontariamente perdere la cognizione iniziale della storia...Ma ribadisco, se preferisci modificare lo scritto e hai gia un metodo che sai che ti agevola allora seguilo, dipende molto da come vedi il progetto, l'importante, qualunque metodo tu scelga di fare è che non perdi il nesso principale della storia per colpa delle troppe aggiunte o troppa psiche sui personaggi, perche altrimenti rischi di perdere il controllo della trama, ed è praticamente la prima regola che non deve mai accadere a chi scrittura una trama, facile o complessa che sia. Comunque se hai bisogno di qualsiasi tipo di aiuto chiedi pure, io ci sono! Smile
 
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#12
Nessuno nasce imparato, se avro' bisogno di aiuto e/o consigli ti faro' un fischio.

Grazie della disponibilita' Smile
 
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