17-07-2011, 05:32 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-07-2011, 05:36 PM da Predator.)
Escludendo le dongle (chiavi hardware), per ovvi motivi di costi, occorre prima di tutto implementare tecniche antidebugging, e naturalmente gestire protezioni a livello di memoria, per esempio con l'utilizzo di protector commerciali che bloccano il reverser medio. Di contro piu' la protezione commerciale è conosciuta, piu' sara' conosciuto il metodo di cracking. Scrivere protezioni proprie allunga la vita del software.
diciamo che la protezione creata da un programmatore è proporzionalmente valida alla conoscenza del reversing che esso ha.
Se conosci le armi di un nemico sai come difenderti, se non lo conosci ne sei vittima.
Scontato ribadire che nulla è incracckabile, in quanto se un programma si puo' runnare allora si puo' anche reversare. Spesso importanti softwarehouse (es. microsoft, autedesk, adobe ecc...) non perdono piu' tempo in complesse tecniche di protezione, ma si limitano al buon senso.
I linguaggi .Net sono i meno portati per le protezioni, a causa della loro natura di linguaggio IL.
Predator
diciamo che la protezione creata da un programmatore è proporzionalmente valida alla conoscenza del reversing che esso ha.
Se conosci le armi di un nemico sai come difenderti, se non lo conosci ne sei vittima.
Scontato ribadire che nulla è incracckabile, in quanto se un programma si puo' runnare allora si puo' anche reversare. Spesso importanti softwarehouse (es. microsoft, autedesk, adobe ecc...) non perdono piu' tempo in complesse tecniche di protezione, ma si limitano al buon senso.
I linguaggi .Net sono i meno portati per le protezioni, a causa della loro natura di linguaggio IL.
Predator