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Riassunti promessi sposi
#1
Ho scritto per compito 3 riassunti dei promessi sposi che sono rispettivamente i 3 capitoli
Riassunto del 1° capitolo dei Promessi Sposi

Il primo capitolo dei Promessi Sposi inizia con una minuziosa descrizione dei luoghi dov’è ambientano per le prime fasi il libro: il lago, i monti che lo circondano, il fiume Adda, la città di Lecco e i paesini circostanti. Successivamente Manzoni passa alla descrizione della dominazione spagnola: soldati stranieri che commettono violenze, furti e sopprusi, cita le molte leggi, dette gride, che prevedono ***** severissime per i bravi, ma che in realtà non vengono fatte rispettate. Concentrantra poi la sua attenzione su don Abbondio il prete del luogo che, come d'abitudine, passeggia leggendo il breviario; racconta poi dell’incontro tra lo stesso e i due bravi. Hanno i capelli lunghi racchiusi in una reticella dalla quale esce solo un grande ciuffo che ricade sulla fronte, e una ricchissima dotazione di armi. Comprendendo che i bravi lo stanno attendendo, don Abbondio cerca vie di fuga o eventuali testimoni, ma poi, vista l'assenza di entrambi, si avvicina ai due fingendosi tranquillo. I bravi gli sbarrano la strada e gli impongono, minacciandolo di morte, di non celebrare il matrimonio tra due giovani del luogo: Renzo Tramaglino e Lucia Mondella, i due protagonisti del romanzo. Don Abbondio, si dichiara più volte disposto all'obbedienza, specie quando sente il nome di don Rodrigo, il padrone dei due bravi. Fin da piccolo, don Abbondio era un debole e un timoroso, incapace di affrontare le difficoltà della vita in un'epoca tanto violenta. La sua scelta di diventare prete nacque dal desiderio di appartenere ad una classe privilegiata e protetta e non da una vera vocazione religiosa. Ma per poter stare ancora più tranquillo, don Abbondio elaborò un proprio “sistema di vita” che lo indusse a stare sempre dalla parte del più forte. Giunto a casa propria, il curato chiama Perpetua, la sua serva e dopo qualche esitazione, si confida con lei, ma non accetta il suoi consiglo di recarsi dall’arcivescovo raccomanda a Perpetua la massima riservatezza.

Riassunto del 2° capitolo dei Promessi Sposi

Nel secondo capitolo Don Abbondio trascorre una notte agitata tra la ricerca di alcune scuse per non celebrare il matrimonio e incubi popolati da bravi e da agguati. Riesce però ad elaborare un piano per superare le prevedibili obiezioni di Renzo e ritardare così le nozze. Il mattino dopo Renzo, vestito in gran gala, con un cappello piumato e il pugnale dal manico bello, si reca di buon mattino a casa di Don Abbondio per sapere a che ora si sarebbe sposato. Lo sposo è un giovane di vent'anni, rimasto orfano di entrambi i genitori fin dall'adolescenza. Il curato finge di non ricordarsi del matrimonio, poi, utilizzando termini latini per confondere il giovane, lascia intendere che sono nati degli imprevisti che obbligano a ritardare le nozze. Renzo acconsente, con riluttanza, allo spostamento ma rimane insospettito dal comportamento del prete. Uscito dalla casa Renzo incontra Perpetua e ottiene conferma dei propri sospetti: don Abbondio è stato minacciato da qualcuno. Renzo torna velocemente nel salotto di don Abbondio. Dopo aver imprigionato il parroco nella stanza, il giovane, con fare minaccioso, lo costringe a dirgli la verità. Renzo si dirige nuovamente verso casa di Lucia. Durante il viaggio Renzo trama vendetta contro don Rodrigo, ma al pensiero della fidanzata egli abbandona ogni ipotesi violenta. Giunto nel cortile della casa, Renzo incarica una bambina, Bettina, di chiamare Lucia. Lucia, circondata dalle amiche, viene raggiunta dalla bambina che le trasmette il messaggio di Renzo. La ragazza scende al pian terreno e Renzo la mette al corrente dell'accaduto ma lei confida di essere già a conoscenza della passione di don Rodrigo per lei. Ai due si aggiunge poi Agnese,la madre di Lucia. La sposa sale a congedare le donne dicendo che il matrimonio è rimandato a causa di una malattia di Don Abbondio. Alcune di esse si recano a Perpetua per chiedere conferma di quella malattia e ella dice loro che don Abbondio ha un febbrone mentre altre spargono a raccontare l’accaduto.

Riassunto del 3° capitolo dei Promessi Sposi



Il terzo capitolo si apre con Lucia che racconta a Renzo e Agnese di un incontro avuto con don Rodrigo. Don Rodrigo, racconta Lucia, le si era avvicinato lungo la strada, scommettendo con un altro nobile che lei sarebbe stata sua. Una scena analoga si ripeté il giorno successivo. Lucia rivela poi di aver raccontato dell'accaduto a fra Cristoforo che le consigliò di chiudersi in casa e di affrettare le nozze. Agnese consiglia così a Renzo di recarsi a Lecco da un avvocato soprannominato Azzecca-garbugli e gli consegna quattro capponi da portare come regalo al dottore. Giunto alla casa di Azzecca-garbugli e consegnati i capponi a una serva, Renzo viene fatto entrare nello studio: uno stanzone disordinato e polveroso in cui spiccano, alle pareti, i ritratti degli imperatori romani. Il dottore lo accoglie indossando una toga consunta che lo fa apparire decrepito quanto i mobili della stanza. Azzecca-garbugli confonde Renzo per un bravo e si mette a leggere confusamente una grida che annuncia ***** severissime per chi impedisce un matrimonio. Credendo che il giovane si sia camuffato tagliandosi il ciuffo che contraddistingue i bravi, si complimenta con lui per la sua astuzia. Renzo, però, nega di essere un bravo, ma l'avvocato non gli crede e lo invita a fidarsi di lui. Scoperto l'equivoco, Azzecca-garbugli si infuria e al pronunciare del nome di don Rodrigo, lo caccia. Lucia e Agnese si consultano nuovamente tra loro e decidono di chiedere aiuto anche a fra Cristoforo. In quel momento, fortunatamente, giunge a casa di Lucia fra Galdino un umile frate laico, in cerca di noci per il convento di Pescarenico, lo stesso dove vive padre Cristoforo. Fra Galdino racconta alle donne di un miracolo avvenuto in Romagna, che ha come protagonista un cappuccino, padre Macario, che convince un uomo di non tagliare un noce ormai sterile, predicendo una formidabile raccolta di noci, la metà delle quali , promette l’uomo, sarebbe stata destinata al convento. Come predetto dal frate, l'albero fruttificò in maniera straordinaria, ma nel frattempo il proprietario muorì e l'erede si rifiutò di donare al convento la parte concordata. A causa di questo rifiuto, le noci raccolte si trasformarono in foglie secche (una sorta di metafora atta a spiegare che chi dispensa bene ricevera bene chi semina odio e rancore ricevera male). Lucia dona a fra Galdino una gran quantità di noci affinché egli, non dovendo continuare la raccolta, possa tornare subito al convento ed esaudire la sua richiesta di inviare presso di loro fra Cristoforo. Renzo fa ritorno alla casa di Lucia e racconta l’esito del suo colloquio con Azzecca-garbugli. Dopo alcuni sfoghi di Renzo ed altrettanti inviti alla calma da parte delle donne, il giovane torna a casa propria.


Ditemi se sono chiari e se secondo voi vanno bene
Grazie
[edit]aggiornati e sistemati prima non erano coerenti xD
 
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#2
8 e mezzo Big Grin
 
Rispondi
#3
grazie ma nella versione precedente non era belli anzi...il contrario ora valgono 8 e mezzo.
Solo che dovrò aspettare giovedì per darli alla prof perchè sono a casa per il ponte...
 
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  Commento frase de I promessi sposi Lorenz 6 1,902 05-12-2010, 03:49 PM
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